Negativi in Acetato


 

Negativi in acetato

Pellicola SAFETY

Iscrizione SAFETY su pellicola

Per ovviare ai problemi di sicurezza dati dal nitrato già dalla fine dell’ottocento si mette a punto un supporto detto Safety.

A causa della difficoltà di produzione bisognerà aspettare gli anni ‘’20 quando la ricerca individua nell’acetato di cellulosa un supporto degno di rimpiazzare in fotografia il nitrato.

Per quanto riguarda la pellicola cinematografica invece dovremo aspettare gli anni ‘50  e l’avvento del triacetato per potere soddisfare la richiesta di un supporto alternativo  che a livello dimensionale sia paragonabile al nitrato

Sotto il nome generico di “acetato” vengono identificati negativi che possono avere come supporto

  • Diacetato di cellulosa
  • Butirrato di cellulosa
  • Proprionato di cellulosa
  • Triacetato di cellulosa

Struttura

Anche il supporto acetato nasce dai cascami di cotone. Nell’acetato al posto dell’acido nitrico vengono trattati con anidride acetica cui viene aggiunto un plasticizzante in percentuale variabile che rende il polimero di consistenza quasi melensa e pronto per essere trasformato dopo stesura ed evaporazione in pellicola. Un sottilissimo strato di nitrato di cellulosa è utilizzato come agrippante dell’emulsione ed è sempre presente uno strato di gelatina anti incurvamento.
L’immagine ha un tono neutro.
I negativi a colore risultano arancioni a causa delle maschere per la correzione del colore

 Consevazione

I negativi in acetato , sono sì non infiammabili (SAFETY)  ma presentano, come quelli in nitrato diversi problemi conservativi.
Dimensionalmente hanno la tendenza a restringersi a causa dell’evaporazione dei plastificanti residui e all’esposizione ad alte temperature ma il problema principale è legato alla cosìddetta Sindrome dell’aceto o VS Vinegar Syndrome .La Va è autocatalitica e viene innescata da alte percentuali di umidità relativa.

Decadimento dell’acetato

Anche qui abbiamo 6 stadi che separano un negativo  inalterato da uno praticamente inutilizzabile.

1)Nessun deterioramento
2) lieve odore di aceto iniziano a diventare fragili e a restringersi
3) i negativi iniziano ad arrotolarsi il danno inizia dallo strato anti halo . possono esserci macchie blu (agfa ansco) o rosa(kodak)
4)I negativi si arrotolano
5) i negativi si deformano
compaiono bolle a volte con contenuto umido e depositi cristallini tra gli strati l’immagine può o non può leggersi
6) il legame tra la gelatina e la base cede creando dei tunnel

Negativo in acetato al 6o stadio di decadimento

DEcadimento dei supporti acetato Progressione del decadimento del supporto acetato

Identificazione dei negativi con supporto acetato

Scritte sui bordi (SAFETY)
Notch code: nelle pellicole piane tenendo il negativo con l’emulsione verso di noi una tacca a forma di U in alto a destra

Test non distruttivo

Un test con filtri polarizzatori  ci permette di distinguere tra supporto in acetato di cellulosa e poliestere

Test distruttivi:
Fluttuazione : in tricloroetilene l’acetato galleggia
Combustione: bruciato l’acetato brucia lentamente e senza fiamma

Monitoraggio dello stato conservativo

Tramite un kit AD strip distribuito dall’Image Permanence Institute è possibile determinare il grado di decadimento dei negativi in acetato.

Si posizionano le strisce a contatto con il supporto e dopo un intervallo di tempo che varia a seconda della temperatura dei locali di archiviazione, si confronta il colore della striscia ad con una scala di colorazioni, presente su una matita data assieme al kit. Se volete possiamo farlo per voi (qui maggiori informazioni)

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