Si fa presto a dire digitale…


Fine art, Giclée, Digigraphie, Dye sub, inkjet, le possibilità di stampa per i fotografi sono quantomai varie. Il mercato della stampa non è sempre limpido e il rischio che si corre, per risparmiare qualche euro è quello di arrivare a produrre stampe molto fragili e con una aspettativa di vita di gran lunga inferiore a quella dichiarata sui “bugiardini” delle carte fotografiche. Per aver un quadro completo di quelle che sono le variabili che concorrono alla lunga conservazione delle opere stampate con tecnologia digitale ci viene in aiuto l’ottimo portale DP 3 che vi suggerisco di visitare per la quantità e qualità di preziose informazioni che mette a disposizione.

La ricerca è però ancora agli inizi. Per rendervene conto vi basta infatti visitare qualsiasi sito di servizi di stampa e percepire immediatamente che oltre alle carte, alle tecnologie di stampa, agli inchiostri , altri materiali vanno a costituire l’oggetto finale e a complicare il complesso meccanismo di permanenza. Personaggi ed interpreti sono gli inchiostri che compongono l’immagine, le carte con i loro trattamenti, le stampanti che con le varie tecnologie stampano , i pannelli di supporto su cui si può stampare direttamente, gli adesivi per fare aderire la stampa ai supporti i trattamenti protettivi, i passe partout, le cornici, i vetri delle cornici…Oh my goddness, un panel di variabili veramente impegnativo da tenere sotto controllo!

Ergo…massima attenzione e cura nella scelta dello stampatore, seguite i consigli del DP3, e buona fortuna!

E non stiamo parlando di